Ha aperto i battenti oggi, martedì 16 giugno, Pitti Immagine Uomo 88. In continuo aumento le richieste da aziende internazionali, oggi al 42% delle presenze, provenienti da oltre 30 Paesi, Pitti Uomo accoglie quest’anno 1.178 marchi, pronti a confrontarsi con almeno 30mila visitatori, cioè quanti hanno visitato l’ultima edizione della manifestazione. Fil rouge della quattro giorni fiorentina dedicata alla moda maschile è il colore: grazie a un progetto di Oliviero Baldini, la Fortezza da Basso è stata trasformata in un inno al colore, un percorso fra installazioni e giochi di luci.
Nel corso dell’inaugurazione della kermesse sono stati consegnati diversi riconoscimenti. A cominciare dalpremio Pitti Uomo 2015 a Lardini, la società marchigiana fondata nel 1978 e guidata dai fratelli Andrea, Luigi e Lorena Lardini, ai quali si è poi aggiunta Annarita, la più giovane: “A Lardini (riferimento sicuro per il meglio della moda italiana, esempio di determinazione imprenditoriale e passione per il proprio lavoro e presenza immancabile nei nostri appuntamenti) va questo Premio Pitti Immagine Uomo 2015”, si legge in una nota.
L’apertura della manifestazione è stata anche l’occasione per conferire il Premio alla carriera, per il quale quest’anno è stato scelto lo stilista e imprenditore biellese Nino Cerruti, da oltre sessant’anni nel mondo della moda, da quando ereditò dal padre la guida dell’azienda di famiglia.
Come di consueto, però, Pitti dà spazio ai giovani e all’attività di talent scouting, anche attraverso il concorso Who is on next?: vincitore di questa settima edizione è Vittorio Branchizio, “un giovane designer che ha sviluppato una collezione di maglieria dal grande potenziale”. Menzione speciale a Miaoran, nato a Shanghai, ma milanese per formazione, per “la capacità di costruire, attorno a un forte concetto genderless, giocando con i tessuti e con un pattern making interessante, un intero guardaroba, con risultati di indiscutibile contemporaneità”.
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